IVANKA: NÃO DEVEMOS SER CRISTÃOS SÓ NO PAPEL

Vidente Ivanka dá seu testemunho em Medjugorje.

Testimonianza Ivanka

Pater, Ave, Gloria.
Regina della Pace, prega per noi.
All’inizio di quest’incontro volevo salutarvi con il saluto più bello: “Sia lodato Gesù Cristo”.
Sempre sia lodato!
Perché sono adesso davanti a voi? Chi sono io? Cosa posso dirvi?
Io sono una semplice persona mortale come ciascuno di voi.
In tutti questi anni continuamente mi chiedo: “Signore, perché hai scelto me? Perché mi hai dato questo grande, grande dono, ma allo stesso tempo grande responsabilità?” Qui sulla terra, ma anche un giorno quando arriverò davanti a Lui. Io ho accettato tutto questo. Questo grande dono e grande responsabilità. Prego solamente Dio di darmi la forza di continuare ad andare sulla strada che Lui vuole da me.
Io qui posso solo testimoniare che Dio è vivo; che Lui è in mezzo a noi; che non si è allontanato da noi. Siamo noi che ci siamo allontanati da Lui.
La Madonna è una Madre che ci ama. Lei non vuole lasciarci da soli. Ci fa vedere la via che ci porta a Suo Figlio. Questa è l’unica vera via su questa terra.
Posso dirvi anche che la mia preghiera è come la vostra preghiera. La mia vicinanza a Dio è la stessa vicinanza che voi avete a Lui.
Tutto dipende da me e da te: quanto ci affidiamo a Lei e quanto possiamo accettare i Suoi messaggi.
Vedere la Madonna con i propri occhi è una cosa bellissima. Invece vederla con gli occhi e non averLa nel cuore non conta nulla. Ciascuno di noi può sentirla nel proprio cuore se vuole e può aprire il proprio cuore.
Nel 1981 ero una ragazzina di 15 anni. Anche se provengo da una famiglia cristiana dove sempre abbiamo pregato fino a quel momento non sapevo che la Madonna potesse apparire e che fosse apparsa da qualche parte. Ancora di meno potevo immaginare che io L’avrei potuta vedere un giorno.
Nel 1981 la mia famiglia viveva a Mostar e quella di Mirjana a Sarajevo.
Finita la scuola, durante le vacanze, venivamo qui.
Da noi c’è l’abitudine di non lavorare la domenica e nei giorni festivi e se si può si và a Messa.
Quel giorno, 24 giugno, san Giovanni Battista, dopo la Messa noi ragazze ci siamo messe d’accordo di trovarci al pomeriggio a fare quattro passi. Quel pomeriggio io e Mirjana ci siamo trovate per prime. Aspettando che arrivassero le altre ragazze chiacchieravamo come fanno le ragazze a 15 anni. Ci siamo stancate di aspettarle e ci siamo incamminate verso le case.
Nemmeno oggi so perché durante il dialogo mi sono girata verso la collina, non so cosa mi ha attirata. Quando mi sono girata ho visto la Madre di Dio. Non so nemmeno da dove sono venute quelle parole quando ho detto a Mirjana: “Guarda: lassù c’è la Madonna!” Lei, senza guardare, mi ha detto: “Cosa stai dicendo? Cosa è successo con te?” Io sono stata zitta e abbiamo continuato a camminare. Siamo arrivati alla prima casa dove abbiamo incontrato Milka, sorella di Marija, che andava a riportare le pecore. Non so cosa ha visto sul mio volto e mi ha chiesto: “Ivanka, cosa è successo con te? Hai un aspetto strano”. Tornando in dietro le ho raccontato quello che ho visto. Quando siamo giunti al luogo in cui avevo avuto la visione anche loro hanno girato la testa e hanno visto quello che avevo visto io prima.
Posso solo dirvi che tutte le emozioni che avevo dentro di me si sono scombussolate. Così c’erano preghiera, canto, lacrime…
Nel frattempo è giunta anche Vicka e ha visto che stava succedendo qualcosa con tutti noi. Le abbiamo detto: “Corri, corri, perché noi qui vediamo la Madonna. Invece lei ha tolto i sandali ed è scappata verso casa. Lungo la strada ha incontrato due ragazzi che si chiamano Ivan e ha raccontato loro quello che noi abbiamo visto. Così in tre sono tornati da noi e hanno visto anche loro quello che vedevamo noi.
La Madonna era distante da noi 400 – 600 metri e col segno della mano ci indicava di avvicinarci.
Come ho detto si mescolavano dentro di me tutte le emozioni, ma quella che prevaleva era la paura. Anche se eravamo un bel gruppetto non osavamo andare verso di Lei.
Adesso non so quanto tempo ci siamo fermati lì.
Mi ricordo solo che alcuni di noi sono andati direttamente a casa, mentre altri sono andati a casa di un certo Giovanni che festeggiava l’onomastico. Pieni di lacrime e di paura siamo entrati in quella casa e abbiamo detto: “Noi abbiamo visto la Madonna”. Mi ricordo che sul tavolo c’erano delle mele e ce le tiravano addosso. Ci hanno detto: “Correte subito a casa vostra. Non raccontate queste cose. Con queste cose non si può giocare. Non ripetete a nessuno quello che ci avete detto!”
Quando siamo tornati a casa ho raccontato alla nonna, al fratello e alla sorella quello che avevo visto. Qualsiasi cosa io dicessi mio fratello e mia sorella mi deridevano. La nonna mi ha detto: “Figlia mia, questo è impossibile. Probabilmente hai visto qualcuno che stava pascolando le pecore”.
Nella mia vita non c’è mai stata una notte più lunga di quella. Continuamente mi chiedevo: “Cosa è successo a me? Veramente ho visto quello che ho visto? Sono fuori di testa. Cosa è successo con me?”
A qualsiasi adulto noi dicevamo cosa avevamo visto ci rispondeva che era impossibile.
Già quella sera e il giorno dopo si era diffuso quello che avevamo visto.
Quel pomeriggio abbiamo detto: “dai, torniamo allo stesso posto e vediamo se possiamo vedere nuovamente quello che abbiamo visto ieri”. Mi ricordo che la nonna mi ha tenuto per la mano e mi ha detto: “Tu non andare. Rimani qui con me!”
Quando abbiamo visto per tre volte una luce noi siamo corsi su così veloce che nessuno poteva raggiungerci. Ma quando siamo arrivati vicino a Lei…
Cari amici, non so come trasmettervi questo amore, questa bellezza, questi sentimenti divini che provavo.
Posso solo dirvi che fino al giorno d’oggi i miei occhi non hanno mai visto una cosa più bella. Una giovane ragazza di 19 – 21 anni, con un vestito grigio, velo bianco e la corona di stelle sulla testa. Ha degli occhi azzurri bellissimi e teneri. Ha i capelli neri e vola su una nuvola.
Quel sentimento interiore, quella bellezza, quella tenerezza e quell’Amore di una Madre non si possono descrivere con le parole. Bisogna provarlo e viverlo.
In quel momento sapevo: “Questa è la Madre di Dio”.
Due mesi prima di quell’evento era morta mia madre. Io ho chiesto: “Madonna mia, dov’è mia madre?” Lei sorridendo mi ha detto che è con lei. Poi ha guardato ciascuno di noi sei e ci ha detto di non avere paura, perché Lei sarà sempre con noi.
In tutti questi anni, se Lei non fosse stata con noi, noi persone semplici e umane non avremmo potuto sopportare tutto.
Lei si è presentata qui come Regina della Pace. Il Suo primo messaggio era: “Pace. Pace. Pace”. Alla pace possiamo arrivare solo con la preghiera, con il digiuno, con la penitenza e con la santissima Eucarestia.
Dal primo giorno fino ad oggi questi sono i messaggi più importanti qui a Medjugorje. Chi vive questi messaggi trova le domande e anche le risposte.
Dal 1981 al 1985 io la vedevo ogni giorno. Durante quegli anni Lei mi ha raccontato la Sua vita, il futuro del mondo, il futuro della Chiesa. Ho scritto tutto questo. Quando Lei mi dirà a chi consegnare questo scritto io lo farò.
Il 7 maggio 1985 ho avuto l’ultima apparizione quotidiana. La Madonna mi ha detto che non L’avrei vista più ogni giorno. Dal 1985 fino ad oggi io La vedo una volta l’anno il 25 giugno.
In quell’ultimo incontro quotidiano Dio e la Madonna mi hanno dato un grandissimo, grandissimo dono per me. Un grandissimo dono per me, ma anche per tutto il mondo. Se voi qui vi chiedete se esiste la vita dopo questa vita io sono qui come testimone davanti a voi. Posso dirvi che qui sulla terra stiamo facendo solamente una cortissima strada verso l’eternità. Io in quell’incontro ho visto mia madre come adesso vedo ciascuno di voi. Lei mi ha abbracciata e mi ha detto: “Figlia mia, sono fiera di te”.
Ecco, il cielo si apre e ci dice: “Cari figli, ritornate sulla via della pace, di conversione, digiuno e penitenza”. Ci è stata insegnata la strada e noi siamo liberi di scegliere la strada che vogliamo.
Ognuno di noi sei veggenti ha la propria missione. Alcuni pregano per i sacerdoti, altri per i malati, altri per i giovani, alcuni pregano per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio e la mia missione è quella di pregare per le famiglie.
La Madonna ci invita a rispettare il sacramento del matrimonio, perché le nostre famiglie devono essere sante. Ci invita a rinnovare la preghiera familiare, ad andare alla santa Messa la domenica, a confessarci mensilmente e la cosa più importante è che al centro della nostra famiglia ci sia la Bibbia.
Perciò, caro amico, se vuoi cambiare la tua vita, il primo gradino sarebbe di arrivare alla pace. Pace con se stessi. Questa non la puoi trovare da nessuna parte se non nel confessionale, perché tu ti riconcili con te stesso. Poi vai al centro della vita cristiana, dove Gesù è vivo. Apri il tuo cuore e Lui guarirà tutte le tue ferite e tu porterai più facilmente tutte le difficoltà che hai nella tua vita.
Risvegliate la vostra famiglia con la preghiera. Non permettetele di accogliere ciò che il mondo le propone. Perché noi oggi abbiamo bisogno di famiglie sante. Perché se il maligno distrugge la famiglia distruggerà tutto il mondo. Da una buona famiglia proviene tanto bene: bravi politici, bravi medici, bravi sacerdoti.
Non potete dire che non avete tempo per la preghiera, perché Dio ci ha dato il tempo e noi siamo quelli che lo dedicano alle varie cose.
Quando accade una catastrofe, una malattia o qualcosa di grave, lasciamo tutto per dare una mano a chi ha bisogno. Dio e la Madonna ci danno le medicine più forti contro ogni malattia di questo mondo. Questa è la preghiera con il cuore.
Già nei primi giorni Lei ci ha invitati a pregare il Credo e 7 Pater, Ave, Gloria. Poi ci ha invitati a pregare un rosario al giorno. In tutti questi anni ci invita a digiunare due volte alla settimana a pane e acqua e a pregare il santo rosario ogni giorno. La Madonna ci ha detto che con la preghiera e il digiuno possiamo fermare anche le guerre e le catastrofi.
Vi invito a non permettere che la domenica stiate sdraiati a riposare. Il vero riposo si ha nella santa Messa. Solo lì si può avere il vero riposo. Perché se noi permettiamo allo Spirito Santo di entrare nel nostro cuore sarà molto più facile portare tutti i problemi e le difficoltà che abbiamo nella nostra vita.
Non dovete essere cristiani solo sulla carta. Le chiese non sono solo le costruzioni: noi siamo la Chiesa viva. Siamo diversi dagli altri. Siamo pieni d’amore verso il nostro fratello. Siamo felici e siamo segno per i nostri fratelli e sorelle, perché Gesù vuole che siamo gli apostoli in questo momento sulla terra. Lui vuole anche ringraziarvi, perché avete voluto sentire il messaggio della Madonna. Vi ringrazia ancora di più se volete portare questo messaggio nei vostri cuori. Portarli nelle vostre famiglie, nelle vostre chiese, nei vostri stati. Non solo parlare con la lingua, ma testimoniare con la propria vita.
Ancora una volta voglio ringraziarvi sottolineando di ascoltare quello che ha detto la Madonna nei primi giorni a noi veggenti: “Non abbiate paura di nulla, perché Io sono con voi ogni giorno”. E’ la stessa identica cosa che dice a ciascuno di noi.
Io prego ogni giorno per tutte le famiglie di questo mondo, ma nello stesso momento chiedo a tutti voi di pregare per le nostre famiglie, così che possiamo unirci per essere una cosa sola in preghiera.
Adesso con la preghiera ringraziamo Dio per questo incontro.

Fonte: IdM (Andrea Bianco)

Traduzido do italiano por Gabriel Paulino – fundador do Portal Medjugorje Brasil – www.medjugorje.com.br

Matéria original: https://messaggimedjugorje.blogspot.com.br/2013/11/testimonianza-ivanka.html

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