JESUS FALA COM SENHORA NA COLÔMBIA: “O TEMPO ESTÁ ACABANDO”

Vi raccontiamo oggi un’esperienza forte, accaduta di recente in Colombia che vede protagonista una donna di 83anni nata e cresciuta in chiesa, quindi, dentro insegnamenti della parola di Dio.

La signora in questione, di recente, durante la sua preghiera personale a Dio per le chiese, e il ritorno di Gesù, ha avuto un’esperienza a dir poco indimenticabile. Il suo spirito fu portato fino alle nuvole, mentre, il suo corpo rimase lì, come immobile nella sua stanza.

La cosa che sin da subito impressionò la donna, arrivata in cielo, fu che guardando dall’alto la terra vide migliaia e migliaia di demoni a tal punto di non riuscire nemmeno a guardarli dalla forte impressione.

Andando ancora più in alto invece c’era una porta tra le nuvole, completamente aperta, e una volta raggiunta la porta, vide un esercito innumerevole di angeli sia sulla destra sia sulla sinistra, angeli ovunque che facevano da perimetro a un cavallo bianco cavalcato da Gesù con la corona d’oro e una scritta sulla coscia che diceva: “Re dei re Signore dei signori”.

Il suo volto era talmente luminoso che non aveva una forma, ma la donna capì dalla scritta e dalla corona che era appunto il Re dei re e il Signore dei signori, GESU’.

Ancora più in alto, c’erano più angeli che correvano indaffarati sistemando dei tavoli lungo uno spazio immenso, ma la donna non riusciva a capacitarsi di cosa stesse accadendo attorno a lei; poi fu presa da Gesù che le disse: “I miei angeli stanno preparando le nozze dell’agnello, perché l’ordine è stato già dato da parte del Padre mio”.

Signore, replicò la donna; ma tutti quei demoni che ho visto prima sulla terra cosa significano.

E lui rispose che sta scritto nella sua parola che negli ultimi tempi sarebbero stati liberati dei demoni che mai sarebbero sorti prima d’ora, e sono questi demoni che stanno mettendo in subbuglio la terra.

Poi, Gesù la portò ancora più in alto mostrando l’esercito di angeli che libererà da quei demoni solamente i figli di Dio, cioè coloro che l’hanno accettato come personale Salvatore e Signore della propria vita con tutto il loro cuore.

A questo punto la donna chiese quasi in maniera scontata: “Signore ma laggiù non sono tutti tuoi?”. Ma, Gesù portandola in una stanza piena di specchi e dopo averle messo una veste bianca, le fece notare come da lontano la veste sembrasse bianca e senza macchia, ma poi, da vicino, era una veste piena di piccolissime e impercettibili macchie.

La donna fu poi presa per mano da Gesù e portata nella sua chiesa locale che attualmente frequenta, in Colombia. Era un giorno qualunque di culto, dove la chiesa era gremita in ogni ordine di posto, e Gesù le disse: vedi mia figlia io osservo tutte le riunioni, e come puoi vedere anche tu, non c’è neppure una veste perfettamente bianca, e le vesti più sporche sono quelle delle persone in autorità.

La gente alzava le mani per adorare Dio e le loro mani sanguinavano, ma Gesù le diceva che era un sangue di peccato fresco, e non il sangue di Gesù che purifica e lava dai peccati; questo impediva quindi che l’adorazione arrivasse al trono della sua grazia.

Poi Gesù toccava il capo della gente e improvvisamente i pensieri di quelle persone uscivano ad alta voce ma non erano pensieri rivolti al Signore, loro erano li adorando Dio ma i pensieri che uscivano dalla loro bocca erano pensieri rivolti alla vita comune; al fidanzato, alle mail da inviare, chi pensava alla casa, alle automobili, ai figli, chi addirittura non vedeva l’ora di tornare a casa e che il culto terminasse.

I pensieri della gente dentro la chiesa non sono rivolti al Padre mio, bensì a loro stessi e alla vita di tutti i giorni, ecco perché l’adorazione di questa chiesa non arriva al trono mio, replicò Gesù!  Loro non sono preoccupati né con il mio regno, né con il mio ritorno. Poi la prese per mano e la portò in giro per le varie chiese dicendole, che in quella chiesa lui non c’era mai stato, che quell’altra non aveva autorizzato l’apertura, e via dicendo…

A questo punto la donna domandò: “Signore ma chi allora si salverà?”. E Gesù rispose: “Tutti coloro che laveranno le loro vesti con il mio sangue!”.

Poi la donna vide Gesù in disparte iniziare a piangere, molto triste; la donna, quindi, le chiese il perché del suo pianto e della sua tristezza, e Gesù rispose dicendo che tutta quella gente mostrata prima era gente che pensava di essere salvata, ma che in realtà non lo sarebbe stata.

Poi, improvvisamente, Gesù le fece sentire un ticchettio di orologio, sempre più rumoroso, scandire i secondi, e a un tratto il ticchettio si fermò! Gesù allora disse: “Hai sentito serva mia?  Va’ avverti la mia terra, perché il tempo è finito”.

Amici questo non può che lasciarci riflettere e riflettere ancor più sugli ultimi tempi e al ritorno di Gesù. Il ritorno di Gesù è vicino e dovremmo tutti quanti prendere un po’ più in considerazione il fatto di guardare la nostra veste, ed anche quando noi la vediamo bianca fermiamoci a esaminarci attentamente affinché possiamo confessare i nostri peccati.

Il messaggio chiaro ed evidente è uno e un solo: Gesù sta tornando i segni lo raccontano, la vita vissuta lo racconta, l’odio e l’accanimento delle nazioni l’una verso l’altra lo racconta, e una volta tornato rapirà la sua chiesa, non una denominazione precisa, non un luogo sacro ma la sua chiesa, tutti coloro che avranno realmente compreso e accettato Gesù come loro personale Salvatore e Signore, coloro che avranno messo l’amore verso il prossimo sopra  ogni cosa, coloro che non avranno avuto vergogna a proclamare la sua parola, coloro che anche senza il nulla non hanno mai smesso di confidare in Lui, ecco chi sarà la sua chiesa.

Prendiamo questo messaggio come incoraggiamento comune e non smettiamo di esortarci e incoraggiarci l’uno verso l’altro smettendola invece di evidenziare in noi i nostri difetti falli o peccati come qualcosa d’insormontabile. La Bibbia dice che anche il più giusto su questa terra pecca almeno sette volte al giorno (Proverbi 24:16), non sentiamoci dunque migliori degli altri perché in noi risiede un peccato che non avrà mai fine almeno fino a quando saremo avvolti dalla nostra carne qui su questa terra!

Ma c’è una speranza gloriosa in questo potentissimo messaggio che è quello che ci da nostro Signore Gesù ogni singolo giorno, cioè, quello che un giorno saremo alla Sua presenza per l’eternità. Se anche se i vostri peccati fossero rossi come lo scarlatto, io li renderò bianchi come la neve, anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana (Isaia 1:18).

A chiunque di vero cuore si converte a Dio sono aperte le porte, il Padre accoglie sempre il figlio, purché sia veramente pentito e con il cuore pieno di gioia.

Matéria original: http://www.lalucedimaria.it/gesu-figlia-il-tempo-e-finito-la-sconvolgente-testimonianza-che-sta-facendo-il-giro-del-mondo/

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